Storia
La selezione della razza Malinois Waterslager è in parte avvolta dal mistero. Le fonti, infatti, non sembrano del tutto concordi e tendono ad individuare discendenze, luoghi, eventi, almeno in parte differenti.
Sicuramente, comunque, come tutte le altre razze di canarini, il primo antenato identificabile è rappresentato da esemplari selvatici catturati presso le isole Canarie dagli Spagnoli già nel corso del XV sec. Nonostante essi avessero cercato di impedirne una diffusione incontrollata per ovvi motivi di ritorno economico, in diversi centri d´Europa, prima solo presso le corti più prestigiose poi anche altrove, se ne cominciò a registrare una discreta presenza.
Una tesi verosimile lo vuole, allora, discendente diretto di cantori che nel sedicesimo secolo venivano allevati dai Fiamminghi, in particolare presso Malines e Anversa, probabilmente identificabili nel "Grande giallo". Di questo, infatti, si sa che emetteva un canto caratterizzato da scarse note rullate e molto simile a quello dell´usignolo, con l´aggiunta dei suoni d´acqua.
La prima testimonianza ufficiale, ad ogni modo, la si ricava da un diario di viaggio del 1713 scritto in Francese. In esso, l´autore asserisce di aver incontrato, durante un suo viaggio in Belgio, dei profughi protestanti di origine francese. Egli riferisce, con viva meraviglia, di aver notato essere in loro possesso dei canarini gialli, ritenuti dai loro stessi padroni uno dei beni più preziosi. Sempre dalle sue parole si apprende di come, dopo averne ascoltato il canto, gli fosse stato subito chiaro il motivo di tale affezione.
I suoni d´acqua gli sarebbero già stati propri, o almeno così pare: altre fonti vorrebbero identificare la loro prima comparsa agli inizi del secolo, quando si usava la denominazione di "Grande canarino giallo", con note peraltro poi scomparse dal repertorio.
Ad ogni modo, non ci sono dubbi circa l´importanza che hanno assunto nei secoli gli allevatori del Belgio e dell´Olanda.
Nelle vene di questa razza pare scorrere sangue di varia provenienza: Grande giallo o Grande Sassone, come già anticipato, Bossu, razze olandesi, Harzer Roller.
I rapporti con quest´ultimo sembrerebbero essersi rinsaldati almeno in due occasioni: nel corso del XIX sec, quando la denominazione era addirittura quella di "Nachtesaalslager", "cantore usignolato", proprio per l´accentuata vicinanza all´usignolo, per ridare dolcezza al canto e per rinvigorire i suoni d´acqua, si provvide a degli incroci mirati con questa razza, evento ripetutosi con diverso significato a metà del secolo scorso, a causa della scarsissima disponibilità di esemplari di Malinois Waterslager.
Qualcuno ha poi voluto vedere un indizio di una assai improbabile discendenza dal Cardinalino del Venezuela nella presenza, assai frequente, di una macchiolina bruna sul piumaggio.
Nel 1872 si ebbe ad Anversa la fondazione della prima associazione di allevatori, "De Koninklijke Verenigde Vrienden".
Nel 1912 la denominazione passò da quella già menzionata di "Grande canarino giallo" a quella attuale di Malinois Waterslager, rispettivamente in riferimento alla città di Malines ed al termine "Waterslag", "mormorio d´acqua".
Tappa sicuramente fondamentale fu, poi, l´istituzione della "Koninklijke Nationale Bond van België voor Waterslagers", avvenuta nel 1926. Nello stesso anno Peleman, uno dei primi presidenti dell´associazione di Anversa, pubblica il suo "The Song of the Belgian Waterslager Canary", punto di riferimento indiscusso per gli standard della razza.
Dal 1946 sono apparsi anche dei soggetti bianchi a fianco dei tipici esemplari gialli.
In Italia il primo centro di un certo rilievo fu rappresentato dalla zona di Pescara, a partire dagli anni sessanta; al giorno d´oggi la sua diffusione è comunque ubiquitaria a livello del territorio nazionale.
Sicuramente, comunque, come tutte le altre razze di canarini, il primo antenato identificabile è rappresentato da esemplari selvatici catturati presso le isole Canarie dagli Spagnoli già nel corso del XV sec. Nonostante essi avessero cercato di impedirne una diffusione incontrollata per ovvi motivi di ritorno economico, in diversi centri d´Europa, prima solo presso le corti più prestigiose poi anche altrove, se ne cominciò a registrare una discreta presenza.
Una tesi verosimile lo vuole, allora, discendente diretto di cantori che nel sedicesimo secolo venivano allevati dai Fiamminghi, in particolare presso Malines e Anversa, probabilmente identificabili nel "Grande giallo". Di questo, infatti, si sa che emetteva un canto caratterizzato da scarse note rullate e molto simile a quello dell´usignolo, con l´aggiunta dei suoni d´acqua.
La prima testimonianza ufficiale, ad ogni modo, la si ricava da un diario di viaggio del 1713 scritto in Francese. In esso, l´autore asserisce di aver incontrato, durante un suo viaggio in Belgio, dei profughi protestanti di origine francese. Egli riferisce, con viva meraviglia, di aver notato essere in loro possesso dei canarini gialli, ritenuti dai loro stessi padroni uno dei beni più preziosi. Sempre dalle sue parole si apprende di come, dopo averne ascoltato il canto, gli fosse stato subito chiaro il motivo di tale affezione.
I suoni d´acqua gli sarebbero già stati propri, o almeno così pare: altre fonti vorrebbero identificare la loro prima comparsa agli inizi del secolo, quando si usava la denominazione di "Grande canarino giallo", con note peraltro poi scomparse dal repertorio.
Ad ogni modo, non ci sono dubbi circa l´importanza che hanno assunto nei secoli gli allevatori del Belgio e dell´Olanda.
Nelle vene di questa razza pare scorrere sangue di varia provenienza: Grande giallo o Grande Sassone, come già anticipato, Bossu, razze olandesi, Harzer Roller.
I rapporti con quest´ultimo sembrerebbero essersi rinsaldati almeno in due occasioni: nel corso del XIX sec, quando la denominazione era addirittura quella di "Nachtesaalslager", "cantore usignolato", proprio per l´accentuata vicinanza all´usignolo, per ridare dolcezza al canto e per rinvigorire i suoni d´acqua, si provvide a degli incroci mirati con questa razza, evento ripetutosi con diverso significato a metà del secolo scorso, a causa della scarsissima disponibilità di esemplari di Malinois Waterslager.
Qualcuno ha poi voluto vedere un indizio di una assai improbabile discendenza dal Cardinalino del Venezuela nella presenza, assai frequente, di una macchiolina bruna sul piumaggio.
Nel 1872 si ebbe ad Anversa la fondazione della prima associazione di allevatori, "De Koninklijke Verenigde Vrienden".
Nel 1912 la denominazione passò da quella già menzionata di "Grande canarino giallo" a quella attuale di Malinois Waterslager, rispettivamente in riferimento alla città di Malines ed al termine "Waterslag", "mormorio d´acqua".
Tappa sicuramente fondamentale fu, poi, l´istituzione della "Koninklijke Nationale Bond van België voor Waterslagers", avvenuta nel 1926. Nello stesso anno Peleman, uno dei primi presidenti dell´associazione di Anversa, pubblica il suo "The Song of the Belgian Waterslager Canary", punto di riferimento indiscusso per gli standard della razza.
Dal 1946 sono apparsi anche dei soggetti bianchi a fianco dei tipici esemplari gialli.
In Italia il primo centro di un certo rilievo fu rappresentato dalla zona di Pescara, a partire dagli anni sessanta; al giorno d´oggi la sua diffusione è comunque ubiquitaria a livello del territorio nazionale.
MIGNONE - IL CANARINO MALINOIS WATERSLAGER 1970
Origini
Canto
Allevamento
Concorsi di Canto
Canto
Allevamento
Concorsi di Canto
IL CANARINO MALINOIS WATETERSLAGER -TESTO DI MARIELLA DI MAURO E GUSTAAF LELIEVRE
Allevamento ereditarietà e giudizio del canto del canarino Malinois - Waterslager
malinois_waterslager_di_mariella_di_mauro-gustaf_lelievre-1.pdfDimensione: 23,72 MB
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